Edera resta al Torino: con il Parma non arriva l’intesa, Longo lo propone al Frosinone e scatta la trattativa. Ma non c’è più tempo per chiudere l’affare
Alla fine Simone Edera è rimasto al Torino. Nel pazzo calciomercato del 17 agosto, è successo davvero di tutto: e il giovane attaccante, che non sembrava in odore di cessione, era clamorosamente diventato l’indiziato numero uno per lasciare la piazza granata. Per un solo anno, beninteso. Le cose erano cominciate molto presto nella mattinata di venerdì: il direttore sportivo del Parma, Faggiano, contattava la dirigenza granata per trattare il prestito con diritto di riscatto di Edera. Tutt’al più, si proponeva un diritto di controriscatto a favore del Toro, che avrebbe preferito invece un prestito secco. I granata, intenzionati ad acquistare Zaza e quindi a liberare un posto per l’attacco, si erano subito premurati a contattare l’agente del giocatore, Beppe Galli.
Torino, Edera resta in granata: la chiamata di Moreno Longo e il Frosinone
L’accordo non si trovava, però. E intanto il tempo passava. Così, è venuto fuori un nuovo possibile pretendente: il Frosinone. Vedendo, infatti, che Zaza era diventato granata, e avendo Moreno Longo inserito il nome di Edera tra i possibili acquisti per l’attacco, la dirigenza ciociara si era mossa. Erano circa le 18.30, e il filo diretto non era tanto tra Torino e Frosinone, quanto tra Frosinone e Longo. L’allenatore, in quel momento, era in campo ad allenare la squadra, impegnata in un’amichevole contro il Benevento. A un certo punto, durante l’incontro, gli viene passato il telefono, con la chiamata da Milano: “Lo vuoi Edera?” gli veniva chiesto; “Eccome” la risposta. Nuovi contatti, immediatamente, con l’allenatore che sperava di poter riabbracciare un giocatore che lui stesso aveva fatto sbocciare nella Primavera del Torino.
Calciomercato, Edera-Torino: il tempo non è bastato per andare al Frosinone
Le cose da imbastire erano però molte. A quanto il diritto di riscatto? E il controriscatto? Quali premi a Edera? In un’ora, dalle 19.00 fino alle 20.00, la situazione si è fatta complicata. E così l’attaccante è rimasto a Torino. In un reparto che Mazzarri ha definito “Affollato“. Non è più lui l’indiziato numero uno a partire. Ma dovrà lottare molto per poter trovare il giusto spazio.
Per un giovane oggigiorno una esperienza internazionale sarebbe positiva , anche perché se deve aspettare in casa per farla ………
A sto punto, se non c’è altro, farei come Lukic e andrei in qualche club in prestito all’estero. A me piace ma non è ancora un ballottaggio con Iago o Ljajic.
tranquillo aspetta il 31 e vedrai se a fare le valigie non sara’ il serbo!!!! sia chiaro mi spiace ma cairo deve ritornare dei soldi spesi e non credo dara’ via il solo niang!!!
è possibilissimo,a me basta non diano via Iago
vi dico io cosa fara’ don cairone!!!!! aspetta fino al 31 sperando che gli abbonamenti salgono, poi il 31 vende ljalic. e cosi’ assieme a niang ritorna dei soldi spesi……… e’ abbastanza semplice da capire!!!! non ci vuole un genio!!!!
pur di parlare male. Allora prima i milioni di disavanzo se li intascava lui. Contrordine, li ha investito in questo mercato. Accidenti, questa caxata non possiamo piu dirla. Ah gia entro il 31 venderemo 7 giocatori e avremo recuperato 30 milioni che si metterà in tasca cairo .Il quale avrà… Leggi il resto »
Dipendesse da lui magari potrebbe anche andare così. Del resto quei due sono dichiaratamente esuberi. O almeno Niang. Il problema è che gli serve qualcuno che glieli compri. E finora ha trovato solo gente interessata al prestito.